BENESSERE ED EMPOWERMENT

Il progetto itinerante ideato e realizzato dalla presidentessa Tiziana Cecere per FERMICONLEMANI attivo da tre anni…

23 novembre dalle ore 17,30, presso la biblioteca del comune di Putignano

Approda a Putignano grazie a FERMICONLEMANI e Collettivo Street Sociale SPP-LIT, il progetto itinerante “BENESSERE ED EMPOWERMENT, esperienza interattiva con le donne”, in cui

esperte negli ambiti della nutrizione, del benessere, della consulenza di immagine e del coaching coinvolgeranno le gentili ospiti con informazioni teoriche di supporto e fortificazione dell’autostima, dell’empowerment e della leadership femminile e con attività pratiche, interattive e di simulazione negli ambiti della consulenza di immagine, del personal shopping, dell’armocromia e del make up.

Interverranno durante la manifestazione:

la Presidentessa di Fermiconlemani, Tiziana Cecere, coach e counselor bioetica,

la Dott.ssa Stefania Curci, psicologa, psicoterapeutica, make-up artist,

la Dott.ssa Francesca Pilò, psicologa, psicoterapeuta, trainer in pnl,

laDott.ssa Carmela Cosola, biologa nutrizionista,

la dott.ssa Florinda Marasciulo, biologa nutrizionista, specialista in patologia clinica,

Ottavia Ditroia, consulente d’immagine e personal shopper.

La testimonial dell’evento sarà la conduttrice tv e modella Alina Liccione che modererà il confronto e l’interazione.

La serata sarà allietata dalle esibizioni della cantante e performer Maria Grazia Trentadue,

del gruppo di flamenco Las Mariquitas, coreografie di Barbara Altini,

dell’artista Vanna Laera.

Putignano: una nuova cassetta help e un nuovo patto di cooperazione

29 ottobre una data ricca di importanti traguardi…

Fermiconlemani e Collettivo Street Sociale SPP-LIT unite per piantare germogli di legalità

La nostra associazione, determinata nell’amplificare costantemente la sua missione di lotta e prevenzione contro violenza e discriminazioni anche attraverso la collaborazione con altre organizzazioni, ha ufficializzato l’accordo di collaborazione con l’associazione putignanese Collettivo Street Sociale SPP-LIT per lo sviluppo e la divulgazione degli obbiettivi comuni attraverso l’organizzazione di attività in partnerariato.

La cerimonia si è tenuta in presenza della sindaca Avv.ta Luciana Laera, dell’assessora alle politiche sociali la Prof.ssa Anna Caldi, del dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza Dott. Gerardo Di Nunno e della ispettrice superiore Dott.ssa Antonella Gallinotti, dando un importante messaggio di coesione fra istituzioni e associazioni nel contrasto e nella prevenzione di ogni forma di violenza in una realtà complessa quale quella del quartiere periferico putignanese.

Primo segno tangibile di questa nuova sinergia è stata l’istallazione di una nuova cassetta Help presso il parco giochi del quartiere (la 4° nel comune di Putignano), ove chiunque, in forma anonima, potrà segnalare episodi di violenza o lanciare richieste di aiuto.

Le impronte della nostra presidentessa Tiziana Cecere e della sindaca Luciana Laera, hanno dato simbolico avvio alla trasformazione di una delle panchine presenti nel parco quella che diventerà una panchina rossa in memoria delle donne vittime di femminicidio: ”il posto di chi non c‘è”…

  • Appuntamento il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per l’inaugurazione dell’istallazione permanente.

Putignano, infatti, sarà l’epicentro delle iniziative di Fermiconlemani in occasione dell’importante ricorrenza del 25 novembre.

  • Vi invitiamo a seguire la nostra pagina facebook “Fermiconlemani” per il calendario dettagliato…

Femminicidi e violenza aumentano. Che cosa stiamo sbagliando?

Riflessioni del Dott. Michele Colasuonno

244° giorno dell’anno 2022 e 78 vittime di femminicidio.

A questo punto, penso che riflettere sul caso specifico, sulle dinamiche, o sugli aspetti psicologici rischi di diventare ripetitivo, e nulla s’andrebbe ad aggiungere alle tante voci di autorevoli colleghi che già hanno apportato tante considerazioni di questo genere.

E allora, vorrei provare a fare delle considerazioni un po’ più di ampie, provare a dare un altro punto di vista, il mio punto di vista.

Quello della violenza domestica mi sembra sia diventato ormai un cancro, che purtroppo si sta cercando di curare solo con della morfina, morfina sicuramente importante per lenire il dolore ma non curativa.

Violenza che sembra avere i piedi infangati in due elementi comuni, l’amore e la gelosia.

Inizierei questa riflessione con due domande, la prima; cosa è l’amore?

Innumerevoli volte mi sono trovato nel mio lavoro a porre questa domanda e sempre l’elemento comune nella risposta è un senso di smarrimento; come non sai cosa è l’amore? Come faccio a definirlo? La difficoltà nel definire qualcosa che sembra essere scontato, ma che forse scontato non è; e allora proverò a definire l’AMORE prendendo la risposta dalla Bibbia, San Paolo, nella prima lettera ai Corinzi definisce l’amore:

L’Amore è paziente, è benigno l’amore;

non è invidioso l’amore, non si vanta, non si gonfia,
non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto,
non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
L’Amore non avrà mai fine.

In queste poche righe penso che San Paolo abbia ben definito l’amore vero, quello che la maggior parte cerca e vorrebbe vivere. Tutto il resto è soddisfacimento di altri bisogni magari inconsci, che ci portano a volte in dinamiche alquanto ingarbugliate se non pericolose.

E allora quando crediamo di aver trovato l’amore dovremmo chiederci, quale mio bisogno soddisfa? E se non riusciamo a trovare nessuna risposta, forse siamo davanti all’amore vero.

L’altra domanda è cosa è la gelosia? E anche qui prendo in prestito la spiegazione che la Bibbia da della gelosia.

In più passi, Dio viene definito come un Dio geloso, ma di quale gelosia si parla visto l’atteggiamento di Dio in tutto il resto della Bibbia?

Di quella gelosia che custodisce l’amata/o, che protegge, che vuole il bene dell’amato/a, tanto che se il bene dell’amato/a è stare lontano Lui lascia la libertà di allontanarsi, perché l’amore non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira…

Mi sembra che sempre più Amore e Gelosia, in senso teologico e profondo, siano sentimenti provati verso gli oggetti che fanno parte della nostra vita, mentre verso le persone “amate” si sviluppi un senso di possesso e sottomissione.

Se ti possiedo, posso fare di te quello che voglio, sono nella posizione di fare di te quello che voglio e come voglio, la tua vita è nelle mie mani.

Arrivati a questo punto penso che tutti coloro che lavorano e operano nel campo della cura di questo cancro, debbano sedersi e cercare altre vie di cura che non sia solo la morfina.

Gli interventi legislativi sono rivolti, solo verso la delicata parte della vittima, giustamente, senza porre interventi incisivi e rieducativi del carnefice (sì rieducativi, da teologo e psicologo non posso che essere fiducioso e possibilista nei confronti delle persone). Carnefice che vive un proprio e vero inferno interiore, sotterrato da mille paure, a poco servono case di accoglienza o ingiunzioni di allontanamento, e su questo la storia e gli eventi continui c’è ne portano una prova. Forse oltre alle tanto utili e indispensabili case rifugio, avremmo bisogno anche di case di accoglienza per chi vive il lutto dell’abbandono, e solo non riesce a superarlo, per chi si sente sconfitto dalla paura della solitudine, per chi trasforma la rabbia per… in violenza verso, per chi… e la lista sarebbe molto lunga.

Altro aspetto importante da valutare secondo me, è l’effetto Werther, la divulgazione a livello giornalistico di tali notizie porta con sé l’effetto domino in senso negativo, mi chiedo quanto l’informazione di femminicidio infonde coraggio nella vittima nel chiedere aiuto. Tale effetto è stato preso in considerazione in altri ambiti, mettendo in atto degli interventi che hanno portato concreti miglioramenti.

Forse se si intervenisse nelle scuole con un insegnamento ai sentimenti, al riconoscimento di questi, al valore della vita, prendendo contatto con il naturale fluire degli eventi, aiutando i giovani nell’elaborazione che tutto inizia e tutto finisce e quindi alla elaborazione del lutto, si favorirebbe il rispetto della vita dell’altro e della propria.

L’Amore non avrà mai fine, ma ognuno deve fare la sua parte.

Dott. Michele Colasuonno

psicologo, teologo, ipnologo, mediatore familiare,

socio Fermiconlemani.

Alessandra Matteuzzi: una donna che poteva essere salvata.

Le riflessioni del nostro responsabile area psicologica Dott. Marco Magliozzi

Un altro efferato femminicidio in Italia: Alessandra Matteuzzi, 56 anni, è stata uccisa a martellate dall’ex compagno Giovanni Padovani, 27enne di Bologna.

Una tragedia che poteva essere evitata e che racconta l’ennesima inefficienza dei servizi di prevenzione.

Ma andiamo con ordine.

I due si erano conosciuti un anno fa e avevano cominciato a frequentarsi. Fin da subito, purtroppo, Giovanni aveva dato chiari segni di squilibrio emotivo, manifestando iper gelosia e iper controllo sulla compagna.

In svariate occasioni, l’uomo avrebbe anche lanciato piatti e bicchieri, urlato contro la donna e addirittura la perseguitava, passando molte ore sotto la sua abitazione.

Ormai esasperata, Alessandra il 29 luglio ha sporto denuncia, denuncia che però non ha mai sortito reali effetti. La procura ha infatti aperto un fascicolo, ma nei confronti dell’uomo non sono mai stati adottati provvedimenti restrittivi. I carabinieri stavano preparando un’informativa per i magistrati, ma aspettavano di completarla interrogando testimoni che erano in ferie.

Un vero e proprio caso di sottovalutazione del pericolo.

Dopo circa un mese, difatti, la tragedia. Alessandra è morta e tutto questo potevamo impedirlo.

Questo dramma racconta il deficit, tutto italiano, inerente ai programmi di prevenzione e di sensibilizzazione sulla violenza.

Secondo i dati aggiornati nel mese di giugno 2022, in Italia sono stati già commessi ben 51 femminicidi.

Molti di questi, probabilmente, avrebbero potuto essere evitati, se si fosse dato ascolto con più attenzione alle voci delle vittime, dei familiari, degli amici, che già da mesi, settimane, giorni, si erano appellati alle forze dell’ordine e ai servizi sociali.

L’assurdità, a nostro parere, è che ci si attivi solo quando sussistano reali violenze fisiche e mai, o quasi mai, quando iniziano a mostrarsi le prime avvisaglie. Non esiste solo una forma di violenza corporea, ma anche psicologica: esiste lo stalking, esistono gli appostamenti, le urla, i rimproveri, la gelosia patologica. Tutte manifestazioni che, nel tempo, possono trasformarsi in qualcosa di tragico, come è avvenuto con Alessandra.

Perché dunque aspettare che ci sia una violenza fisica prima di intervenire? Questa è la domanda che ci poniamo come Associazione.

“Fermiconlemani”, nel suo piccolo, cerca di inviare a gran voce il messaggio di quanto sia necessario fare prevenzione, di quanto sia necessario denunciare, senza attendere neppure un minuto, al primo indizio di violenza. Le persone non cambiano magicamente, non migliorano solo perché lo promettono in ginocchio. Se esiste un malessere profondo, un disagio psicologico ed emotivo, questo va affrontato con dei professionisti, in modo tale che questi papabili autori di violenza possano fin da subito essere aiutati.

Inoltre, e non meno importante, bisogna infondere coraggio a tutte le donne che hanno paura di denunciare e di parlare, per timore di rappresaglie di qualsivoglia genere da parte dei compagni.

Meglio affrontare la paura, che gettarsi tra le braccia della morte.

Crudo a dirsi, ma la realtà è peggiore di quanto la si immagini. Solo con vere iniziative di prevenzione e sensibilizzazione è possibile inviare questi importantissimi messaggi.

L’essere umano, ahimè, è restio a imparare dall’esperienza. Non bastano decine e decine di femminicidi ogni anno per comprendere quanto la soluzione non sia nella punizione degli autori ma nella formazione emotiva ed educativa dei nostri ragazzi, futuri uomini, che possono crescere imparando valori quali il rispetto, l’amore reciproco e puro, la parità dei sessi, una comunicazione sana.

Il lavoro va fatto nelle scuole, nelle famiglie, nei centri di aggregazione e solo per ultimo nelle carceri.

Il nostro saluto va ad Alessandra, ovunque ella sia in questo momento, e a tutte le donne uccise ingiustamente le cui morti potevano essere evitate, con qualche attenzione in più.

Dott. Marco Magliozzi

Psicologo, Psicoterapeuta, esperto in PNL Bioetica

Socio fondatore Fermiconlemani

www.marcomagliozzi.it

SOCIOLOGIA DELLA VIOLENZA DI GENERE

Dal patriarcato alla società liquida

La violenza a danno delle donne è innanzitutto violenza contro ciò che da sempre si considera l’incarnazione della differenza.

In fondo la violenza, qualunque sia la sua genesi, punta sempre alla soppressione della libertà. La violenza sulle donne non fa eccezione.

La cultura patriarcale di cui la nostra società è certamente intrisa, ha da sempre coltivato questo intento liberticida a danno delle donne, ad esempio imponendo l’idea che l’unico destino “civile” della donna fosse quello di diventare madre. Ancora oggi, in fondo, non vi sono pari opportunità di affermazione sociale fra uomo e donna, sintomo tangibile del fatto che non ci siamo ancora completamente epurati da quei retaggi.

  • C’è un romanzo, divenuto molto noto a seguito della sua traduzione filmica, “l’Amica Geniale” di Elena Ferrante, che ci restituisce un frammento –fra i tanti- in cui l’amica geniale appunto, bambina dall’intelligenza fertile e creativa, nel corso di una interrogazione a scuola, prevale su un proprio compagno di classe involontariamente umiliandolo. All’uscita di scuola, il fratello maggiore di quel compagno, appreso l’accaduto, si scaglia contro di lei con l’intento di ristabilire il primato ontologico del maschile sul femminile con un gesto emblematico: tentando di strapparle la lingua. Questo tentativo altro non è se non la rappresentazione essenziale della violenza dell’uomo sulla donna: non è solo drammaticamente colpire il corpo, ma è togliere alla donna il diritto di parola. E non è un caso che i femminicidi si moltiplichino in un tempo come il nostro in cui la donna non rinuncia a parlare, dove ella rivendica il suo diritto di avere una propria “lingua”.

Emerge, dunque, la drammatica mancanza nella nostra società non a caso battezzata dell’”amore liquido”, sempre più orientata alla dimensione virtuale degli schemi relazionali, di un’educazione sentimentale che abbia la finalità di intendere l’amore non come spinta appropriativa, ma come riconoscimento della differenza della “lingua” dell’altro.

D’altronde, la declinazione più significativa dell’amore è l’amore nei confronti della libertà dell’altro. Cosa farsene di un amore che sarebbe l’esito del terrore, di un’appropriazione violenta o di una tirannia.

Gli amanti vogliono essere amati in piena libertà, non a partire di una coercizione.

In molti di questi delitti troviamo sempre una fantasia gelosa o l’impossibilità di tollerare la fine di un amore una volta che la donna si dichiari libera dalla relazione. Questa liberà non è tollerata.

Questa tendenza a misconoscere la libertà dell’altro e non ad amarla, è il principio da cui scaturisce la violenza. La violenza è una profanazione dell’amore.

Vero è che la psicoanalisi ci insegna che in ogni amore ci sarebbe una spinta appropriativa nei confronti dell’altro: “sei mia, sei mio”. L’amore implica necessariamente una sorta di appartenenza. Ma noi non possiamo mai appropriarci dell’altro, perché altrimenti l’altro diventa una cosa, un oggetto, una proprietà, una “roba” come dice Mastro Don Gesualdo nel celeberrimo romanzo di Verga.

La violenza maschilista vorrebbe trasformare la donna in “roba”, in oggetto proprio. E qui è il punto in cui la spinta appropriativa che accompagna ogni amore, si trasforma in violenza.

Identificare, però, Il problema della violenza sulle donne nell’esistenza, come detto prima, di una cultura patriarcale che afferma un primato ontologico dell’uomo sulla donna, sarebbe miope perché non si può ignorare che esista anche una drammatica dinamica di “complicità” di molte delle vittime con i loro torturatori.

Si ricordi il caso di una “miss Caserta” di qualche anno fa, brutalmente massacrata dal suo fidanzato che, intervistata in ospedale, ancora agonizzante per le botte ricevute, quando le si chiede di commentare il suo fidanzato, lei, in modo struggente, confessa che il suo più grande desiderio sarebbe di averlo lÍ al suo fianco.

Qui tocchiamo qualcosa di molto enigmatico.

Nella violenza maschilista si nasconde sempre un impulso paradossalmente pedagogico.

Gli uomini violenti pretendono di insegnare alle donne come si deve essere donna; e molte donne che sono in difficoltà a reperire una propria identità, cedono alle manipolazioni come i burattini mossi dal Mangiafuoco di Collodi. Per la donna, infatti, il reperimento dell’identità personale è in continuo divenire: una reinvenzione costante, e farlo non è facile. Allora il rischio è quello di mettersi nelle mani di questi pedagoghi violenti che trasformano il rapporto in una relazione di potere sadomasochista dove, in cambio di una supposta identità, esercitano un potere sadico sulla loro vittima.

di Pierfrancesco Impedovo, criminologo, giurista, socio di Fermiconlemani

LA CASSETTA HELP DI FERMICONLEMANI ARRIVA NEL SALENTO : COMUNE DI SCORRANO

Il 12.03.2022 è stata inaugurata la prima “CASSETTA HELP©” in provincia di lecce nel comune di SCORRANO

Sabato 12.3.20221 si e’ tenuta l’inaugurazione di una nuova CASSETTA HELP di Fermiconlemani presso il Parco Giochi San Francesco di Scorrano (LE).

L’iniziativa e’ stata patrocinata dal Comune di Scorrano , dalla Provincia di Lecce, dalla Commissione Provinciale Pari Opportunita’ Provincia di Lecce e dall’ufficio della Consigliera di Parita’ della Provincia di Lecce.

Questa nuova opportunita’ per la collettivita’ della provincia di Lecce, ove in futuro auspichiamo di installare altre Cassette Help, mette a disposizione il progetto in altro Comune oltre i numerosi raggiunti fino ad oggi da Fermiconlemani, nasce dalla sinergia consolidata con due realta’ associative molto impegnate nel territorio salentino Astrea Pres. Avv. Valentina Presicce e Casa di Noemi Pres. Sig.ra Imma Rizzo che hanno creduto nel progetto e hanno collaborato materialmente per promuovendolo e supportarlo nel territorio ove operano con tantissime attivita’ di sensibilizzazione e prevenzione della violenza.

Il team di Fermiconlemani, insieme all’Associazione Astrea e alla Casa di Noemi avranno un nuovo strumento condiviso ed una nuova opportunita’ per supportare la cittadinanza del Comune di Scorrano (LE), la “CASSETTA HELP©”, la messa a disposizione del numero verde 800 822538 di Fermiconlemani che le persone in stato di fragilità, vittime di dinamiche violente o discriminatorie,  potranno contattare sin da subito per ottenere il supporto di un operatore specializzato o prenotare un colloquio, presso le due associazioni sul territorio che hanno partecipato o usufruire dello sportello d’ascolto virtuale prenotandosi sempre al numero verde.

Pres. di Fermiconlemani Avvocata Tiziana Cecere:Ringrazio con affetto e dedizione tutte le Associazioni che hanno supportato il nostro progetto nel Comune di Scorrano e in particolare Astrea Presidente Avv. Valentina Presicce e la Casa di Noemi Presidente Sig.ra Imma Rizzo per aver creduto nel progetto CASSETTA HELP e per essere sempre disponibili e intraprendenti nel condividere tanti eventi, opportunita’, momenti e progetti di sensibilizzazione in rete tutte insieme verso un obiettivo comune :contrastare la violenza e la disparita’ di genere.

Fermiconlemani con tutti i suoi volontari continuera’ a seminare collaborazione, gentilezza, bellezza, valori, rispetto, prevenzione e sensibilizzazione della violenza a 360 gradi.

Per portare avanti questa nostra mission al meglio, è necessario avere con sé una sana dose di umiltà, curiosità e onestà intellettuale, qualità che nel tempo potranno trasformarsi nel SAPER FARE – SAPERE – SAPER ESSERE – SAPER ASCOLTARE. Inoltre, bisogna essere sempre pronti al LIFELONG LEARNING, ovvero quella forma di apprendimento che non può mai avere fine a maggior ragione nell’ambito degli interventi sociali in quanto necessario per favorire il processo evolutivo e di cambiamento.

I volontari di Fermiconlemani si mettono a disposizione non solo con il proprio tempo, ma attivano in modo sano e maturo: empatia, capacità di ascolto, accoglienza, voler sviluppare la capacità di fare teambuilding, vedere l’ opportunità che ogni persona o situazione porta in sé, curare la comunicazione, cogliere in modo attivo i cambiamenti di stile tra generazioni”

GIORNATA INTERNAZIONE DEI DIRITTI DELLE DONNE

Sicuramente molta strada è stata fatta sino ad ora, ma forse festeggeremo veramente le donne quando non ci sarà più bisogno di una festa per ricordarne il valore, l’essenza o anche solo la presenza…

Quando non dovremo giustificarci se vorremo essere madri oltre che lavoratrici; quando non saremo oggetto di apprezzamenti “pesanti” da parte di alcuni uomini così solo per scherzare e se non ci stiamo non siamo persone che stanno allo scherzo o magari siamo additate come “Santa Maria Goretti”;

quando se arriviamo ad occupare un posto di “potere” non sarà perché “l’abbiamo data” a qualcuno ma magari perché valiamo davvero;

quando potremo vestirci della nostra femminilità senza per questo essere fraintese;

quando non dovremo risalire tutta la china se ci siamo solo fermate un attimo a pensare;

quando smetteremo di giudicarci l’un l’altra senza conoscerci davvero;

quando smetteremo di comportarci come alcuni uomini per non sentirci da meno di loro…!!

Pensiero che la socia di Fermiconlemani Avv. Micaela Festa vuole diffondere per questa significativa giornata.

Avvocata Micaela Festa

esperta in diritto di famiglia e minorile

socia di Fermiconlemani e referente zona Bitritto (Ba)

EVENTO DELL’8.3.2022 LA LEADERSHIP FEMMINILE RACCONTATA DAGLI UOMINI

Leadership Femminile e Maschile : differenze , vantaggi e prospettive

Fermiconlemani e’ partner dell’evento organizzato da ADGI sezione di Bari, un webinar per ricordare l’8.3.2022 in un modo particolare: la parola agli uomini che parlano di Donne Leader e dell’affermazione della leadership femminile.

L’incontro si terra’ on line sulla pagina dell’A.D.G.I. Sezione di Bari dalle ore 18:30.

I relatori si confronteranno su temi delicati per comprendere in una tavola rotonda interattiva se esiste ancora un “tabù” nel riconoscere strategie di  leadership e di potere in capo alle donne e se per il pensiero maschile alle donne mancano ancora delle risorse per raggiungere in modo piu’ preponderante ruoli apicali. Si analizzeranno le differenze teoriche e pratiche tra la leadership femminile e maschile e le ragioni per cui talvolta le donne sono indotte a rifiutare di ricoprire ruoli di responsabilita’, prestigio, autorevolezza e potere

La ripartenza dopo il lungo periodo complicato che abbiamo attraversato sara’ orientata a maggiori nuove opportunità per le donne pensando al futuro, con una mente piu’ aperta .

Le difficolta’ che abbiamo dovuto affrontare ci hanno palesemente evidenziato i punti deboli  del sistema di regole e valori in ambito lavorativo, sociale e familiare. I medici e gli infermieri ci hanno mostrato la rilevanza del prendersi cura degli altri, i genitori alle prese con homeschooling e smart working hanno riflettuto sul senso e la necessita’ di organizzarsi per creare una squadra fondata sulla parita’ e certi governanti come Jacinda Arden hanno messo in pratica modelli inclusivi e mai unidirezionali.

A tal proposito durante la tavola rotonda  si discutera’ dei nuovi punti di vista per valorizzare le capacità delle donne in questo mutato scenario sistemico alla luce di una considerazione fondamentale : le donne con l’universo di capacita’ a disposizione rappresentano un plusvalore anche nelle azioni contro l’esclusione sociale e per la difesa dei diritti dei più deboli. Gli esempi esistono gia’: basti pensare ad Ellen Johnson-Sirleaf, presidente della Liberia, e altre due donne premi Nobel per la pace, che, oltre alla presidente liberiana, si sono distinte per il loro impegno nella lotta non violenta in favore della sicurezza delle donne e del loro diritto a partecipare al processo di pace, all’interno dei rispettivi paesi.

Cio’ e’ confermato da resoconti delle statistiche come quella di Life Based Value, ad esempio, ha pubblicato i dati di un recente sondaggio su 1.500 partecipanti: gli intervistati si aspettano dai loro manager che sappiano principalmente condividere (70%) e ascoltare (68%), mentre il modello di potere auspicato dovrebbe includere soprattutto collaborazione (26%), conoscenza (26%), rispetto (17%) ed empatia (13,5%).

Tutte caratteristiche che parlano di una diversa forma di leadership rispetto a quella a cui eravamo abituati in passato e che attualmente e’ proprio la “leadership al femminile“. 

La strada per superare i luoghi comuni non e’ facile e non e’ ancora scontato il processo di cambiamento nonostante i convincimenti sul piano cognitivo e intellettuale-razionale, perché tanti fattori hanno a che fare con modelli interiori sia degli uomini sia delle donne, modelli che trovano radici antiche e rinforzi purtroppo attuali. 

  • Date alle Donne occasioni adeguate ed esse saranno capaci di tutto. (Oscar Wilde)

 

 

 

 

    

NUOVO INCONTRO PER IL PROGETTO ITINERANTE NELLE CITTA’ PUGLIESI DI FERMICONLEMANI “ESPERIENZA INTERATTIVA: DALLE DONNE ALLE DONNE BENESSERE ED EMPOWERMENT “

Il 6.03.2022, dalle ore 18:00, presso la Sala Degli Specchi del Comune di Bitonto Fermiconlemani propone il secondo incontro gratuito organizzato “dalle Donne alle donne” in cui esperte negli ambiti della nutrizione,  del benessere, della consulenza di immagine, della psicologia, del coaching possano coinvolgere le donne che aderiranno con informazioni teoriche di supporto e fortificazione dell’autostima, dell’empowerment e della leadership femminile, e con attivita’ pratiche, interattive e di simulazione per consulenza di immagine, personal shopper, armocromia e di make up artist  al fine di supportare anche un importante messaggio di “sorellanza” ossia il patto sociale, etico ed emotivo costruito tra donne che valorizza e fonda l’autostima, partendo dal presupposto che insieme si è più forti: l’alleanza e la collaborazione tra donne coltiva i loro talenti e le guida sulla strada del successo.

Il primo tema da affrontare nel consolidamento della sorellanza e’ quello della consapevolezza e sul suo ruolo della donna nella societa’ civile.

E’ di fondamentale importanza supportare e invogliare le donne “ad accorgersi di essere donne” pur se naturalmente donne dalla nascita come viene insegnato a tutte ; infatti non e’ ancora semplice costruire consapevolmente ed emotivamente “sull’identita’ femminile” il proprio posto di valore nella societa’ poiche’ pregnante di giudizi e pregiudizi misogini.

Per questo Fermiconlemani pensa che offrire spunti alle donne su come alimentare il loro valore partendo dall’incentivare l’autostima, la bellezza, il benessere interiore ed esteriore, l’empowerment e la sorellanza durante una riunione interattiva fatta di esperienze, racconti e confronti possa essere un prezioso spunto su cui costruire processi di cambiamento e di liberazione delle donne dai retaggi patriarcali sollecitandole a non accettare comportamenti deprecabili e violenti di qualunque forma siano e in qualunque contesto avvengano.

  • All’iniziativa e’ stato conferito il patrocinio del Comune di Bitonto e dell’Associazione Donne Giuriste Italiane-Sezione di Bari , nonche’ supportato dalle Associazioni indicate in locandina che sosterranno la divulgazione dell’evento e che veicoleranno il messaggio della mission anti violenza.
  • Interverranno durante la manifestazione : il Sindaco del Comune di Bitonto Dr. Michele Abbaticchio, l’Assessora alle Pari Opportunita’ Comune di Bitonto
  • la Presidente di Fermiconlemani, l’avvocata criminologa Tiziana I. Cecere,
  • la Presidente dell’Associazione Italiana Donne Giuriste-Sezione di Bari, l’Avvocata Feliciana Bitetto, la consulente d’immagine e personal shopper Ottavia Ditroia, la psicologa e psicoterapeuta Dott.ssa Francesca Pilo’, la biologa nutrizionista Dr.ssa Carmela Cosola.
  • L’evento sara’ presentato e moderato dalla testimonial Alina Liccione conduttrice tv e modella impegnata da molti anni in numerose campagne di sensibilizzazione e di sostegno rivolti alle donne.

Il messaggio positivo che si intende far veicolare e’ orientato ad aumentare il livello di coinvolgimento della società senza discriminazione alcuna e alla portata di chiunque.

Il tutto avverra’ nel rispetto della normativa anticovid.

La cittadinanza comporta che tutti i cittadini e le cittadine godano degli stessi diritti e che qualunque violazione degli stessi deve avere una risposta di rifiuto. In questo senso la violenza, per essere compresa in tutte le sue dimensioni, richiede un’approfondita conoscenza.

Come ci ricor­dano le Raccomandazioni del Con­si­glio d’Europa, per pro­muo­vere la sicu­rezza sociale, per com­bat­tere la discriminazione di genere, per con­tra­stare il feno­meno della violenza, l’unica strada è “la predisposizione di poli­ti­che scolastiche e piani d’azione per pro­muo­vere l’uguaglianza e il rispetto di sé e delle diversità”.

Fermiconlemani in questo senso presta le proprie attivita’ a supporto della cittadinanza, della comunita’ e di ogni essere umano che stia attraversando un momento particolarmente difficile o che si senta fragile perche’ vittima di violenza on line o off line.

“Una donna dovrebbe essere due cose: Chi e Cosa Vuole. (Coco Chanel)

Avv. Tiziana Cecere

Presidente di Fermiconlemani

Avvocata penalista, criminologa

Esperta in crimini violenti ed interventi di progettualita’ sociale

Coach e Counselor Bioetico

Ideatrice del metodo registrato “Rinascere Danzando”

CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PER IL MESE DI NOVEMBRE

NUOVO EVENTO DI ESPERIENZA INTERATTIVA

 DALLE DONNE ALLE DONNE:  BENESSERE ED EMPOWERMENT

Il 27.11.2021, dalle ore 18:00, presso la Biblioteca di Comunita’ di Cisternino ”Tommaso Fiore” Fermiconlemani propone un incontro gratuito organizzato “dalle Donne alle donne” in cui esperte negli ambiti della nutrizione,  del benessere, della consulenza di immagine, del coaching possano coinvolgere le donne che aderiranno con informazioni teoriche di supporto e fortificazione dell’autostima, dell’empowerment e della leadership femminile, e con attivita’ pratiche, interattive e di simulazione per consulenza di immagine, personal shopper, armocromia e di make up artist  al fine di supportare anche un importante messaggio di “sorellanza” ossia il patto sociale, etico ed emotivo costruito tra donne che valorizza e fonda l’autostima, partendo dal presupposto che insieme si è più forti: l’alleanza e la collaborazione tra donne coltiva i loro talenti e le guida sulla strada del successo.

Il primo tema da affrontare nel consolidamento della sorellanza e’ quello della consapevolezza e sul suo ruolo della donna nella societa’ civile.

E’ di fondamentale importanza supportare e invogliare le donne “ad accorgersi di essere donne” pur se naturalmente donne dalla nascita come viene insegnato a tutte ; infatti non e’ ancora semplice costruire consapevolmente ed emotivamente “sull’identita’ femminile” il proprio posto di valore nella societa’ poiche’ pregnante di giudizi e pregiudizi misogini.

Per questo Fermiconlemani pensa che offrire spunti alle donne su come alimentare il loro valore partendo dall’incentivare l’autostima, la bellezza, il benessere interiore ed esteriore, l’empowerment e la sorellanza durante una riunione interattiva fatta di esperienze, racconti e confronti possa essere un prezioso spunto su cui costruire processi di cambiamento e di liberazione delle donne dai retaggi patriarcali sollecitandole a non accettare comportamenti deprecabili e violenti di qualunque forma siano e in qualunque contesto avvengano.

All’iniziativa e’ stato conferito il patrocinio dalla Commissione Pari Opportunita’ della Regione Puglia e dall’Associazione Donne Giuriste Italiane-Sezione di Bari , nonche’ supportato dalle Associazioni indicate in locandina che sosterranno la divulgazione dell’evento e che veicoleranno il messaggio della mission anti violenza.

Si e’ in attesa di altri importanti patrocini.

  • Interverranno durante la manifestazione : la Presidente della Commissione Pari Opportunita’ Regione Puglia, Dr.ssa Patrizia Del Giudice, La Presidente dell’Associazione Italiana Donne Giuriste-Sezione di Bari, l’Avvocata Feliciana Bitetto, la Presidente di Fermiconlemani, l’avvocata criminologa Tiziana I. Cecere, la consulente d’immagine e personal shopper Ottavia Ditroia, la Fondatrice del Centro Bientre 12 , socia di Fermiconlemani Valeria Invidia, la biologa nutrizionista Dr.ssa Florinda Marasciulo

L’evento sara’ presentato e moderato dalla testimonial Alina Liccione conduttrice tv e modella impegnata da molti anni in numerose campagne di sensibilizzazione e di sostegno rivolti alle donne.

Il messaggio positivo che si intende far veicolare e’ orientato ad aumentare il livello di coinvolgimento della società senza discriminazione alcuna e alla portata di chiunque.

Il tutto avverra’ nel rispetto della normativa anticovid.

La cittadinanza comporta che tutti i cittadini e le cittadine godano degli stessi diritti e che qualunque violazione degli stessi deve avere una risposta di rifiuto. In questo senso la violenza, per essere compresa in tutte le sue dimensioni, richiede un’approfondita conoscenza.

Come ci ricor­dano le Raccomandazioni del Con­si­glio d’Europa, per pro­muo­vere la sicu­rezza sociale, per com­bat­tere la discriminazione di genere, per con­tra­stare il feno­meno della violenza, l’unica strada è “la predisposizione di poli­ti­che scolastiche e piani d’azione per pro­muo­vere l’uguaglianza e il rispetto di sé e delle diversità”.

Fermiconlemani in questo senso presta le proprie attivita’ a supporto della cittadinanza, della comunita’ e di ogni essere umano che stia attraversando un momento particolarmente difficile o che si senta fragile perche’ vittima di violenza on line o off line.

“Una donna dovrebbe essere due cose: Chi e Cosa Vuole. (Coco Chanel)

Avv. Tiziana Cecere

Presidente di Fermiconlemani

Avvocata penalista, criminologa

Esperta in crimini violenti ed interventi di progettualita’ sociale

Coach e Counselor Bioetico