Manuel, bambino di 5 anni, ucciso da un suv guidato da uno Youtuber: un dramma figlio dei nostri tempi

Un approfondimento sottile sulle ragioni alla base di una ineffabile tragedia del nostro socio fondatore Dott. Marco Magliozzi, psicologo, psicoterapeuta, esperto in PNL bioetica

Nella giornata di ieri (15 giugno 2023), si è consumato un terribile dramma: in una frazione di Roma, Casal Palocco, un suv guidato da un ragazzo di 20 anni, accompagnato da quattro amici, ha travolto una smart con all’interno una donna con i due figli piccoli.

Purtroppo, Manuel, bambino di 5 anni, è morto nello scontro.

Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo 20enne, risultato tra l’altro positivo al test sui cannabinoidi, alla guida di una super car Lamborghini Urus con ben 666 cavalli di potenza, lanciato a tutta velocità, si sarebbe scontrato contro la piccola city car, uccidendo il piccolo Manuel e ferendo la sorellina di 3 anni e la madre, tutt’ora in ospedale in stato di choc.

Gli Youtubers “The Borderline”

I ragazzi all’interno del suv fanno parte di un gruppo di Youtubers che prende il nome di “The Borderline”, un termine che fa fin da subito intendere il loro “vivere al limite!”.

Obiettivo di questi Youtubers è quello di pubblicare video nei quali si lanciano in determinate sfide, mettendo a repentaglio anche la loro incolumità.

Il gesto di ieri, ovvero guidare a tutta velocità una Lamborghini da 666 cavalli, ne è stato un esempio!

Questo gruppo è seguito online da ben 600mila followers.

Una tragedia figlia dei nostri tempi!

Matteo, il ragazzo 20enne alla guida del suv, rischia ora l’accusa di omicidio stradale, mentre rischiano anche i quattro amici che lo accompagnavano i quali, secondo alcuni testimoni, avrebbero addirittura continuato a filmare la scena dell’incidente con i loro telefonini, nonostante la tragedia appena avvenuta.

Un dramma davvero figlio dei nostri tempi: challenge sui social, che mettono a rischio non solo la vita dei protagonisti ma anche quella di altre persone che vengono, a loro discapito, coinvolte.

Giovani che, pur di provare sensazioni forti ed eccitanti (quelli che la criminologia definisce “sensation seeker”), si lanciano in queste sfide pericolose e allarmanti, sono l’esempio della piega, purtroppo negativa, della nostra società.

600mila followers, 152 milioni di visualizzazioni dal 2020, pur di osservare gesti spericolati e fuori controllo.

Qual è il senso di tutto ciò?

Youtube e i social come paradiso e inferno della nostra vita

Youtube, e i social in generale, contengono il meglio e il peggio di quello che la società possa offrire.

Contenuti altamente costruttivi, culturalmente appaganti e ricchi di informazioni utili, uniti, ahimè, anche ad altro genere di contenuti distruttivi, diseducativi e al di fuori di ogni etica e morale.

Dovremmo davvero chiederci, come mai, 600mila persone seguano ragazzi che si filmano mentre guidano una Lamborghini da 666 cavalli. 

Qual è l’insegnamento?

Riflessioni conclusive

In qualità di psicologo, e membro di un’associazione che si occupa da anni di prevenzione, sono costretto a effettuare una disamina psicoeducativa.
I ragazzi andrebbero educati all’utilizzo dei social, così da ridurre l’impatto di questi personaggi che veicolano contenuti completamente sbagliati.
Non solo: parliamo anche del codice stradale, che permette a un 20enne fresco di patente di poter guidare un suv dalla potenza di 666 cavalli.
Tante disattenzioni che, mi auguro, possano servire a chi di dovere per sistemare queste lacune sia educative sia legali.
Per ora, non possiamo far altro che dare un fortissimo abbraccio alla famiglia del piccolo Manuel, vittima incolpevole di questa tragedia.

Marco Magliozzi

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