LA CASSETTA HELP DI FERMICONLEMANI ARRIVA NEL SALENTO : COMUNE DI SCORRANO

Il 12.03.2022 è stata inaugurata la prima “CASSETTA HELP©” in provincia di lecce nel comune di SCORRANO

Sabato 12.3.20221 si e’ tenuta l’inaugurazione di una nuova CASSETTA HELP di Fermiconlemani presso il Parco Giochi San Francesco di Scorrano (LE).

L’iniziativa e’ stata patrocinata dal Comune di Scorrano , dalla Provincia di Lecce, dalla Commissione Provinciale Pari Opportunita’ Provincia di Lecce e dall’ufficio della Consigliera di Parita’ della Provincia di Lecce.

Questa nuova opportunita’ per la collettivita’ della provincia di Lecce, ove in futuro auspichiamo di installare altre Cassette Help, mette a disposizione il progetto in altro Comune oltre i numerosi raggiunti fino ad oggi da Fermiconlemani, nasce dalla sinergia consolidata con due realta’ associative molto impegnate nel territorio salentino Astrea Pres. Avv. Valentina Presicce e Casa di Noemi Pres. Sig.ra Imma Rizzo che hanno creduto nel progetto e hanno collaborato materialmente per promuovendolo e supportarlo nel territorio ove operano con tantissime attivita’ di sensibilizzazione e prevenzione della violenza.

Il team di Fermiconlemani, insieme all’Associazione Astrea e alla Casa di Noemi avranno un nuovo strumento condiviso ed una nuova opportunita’ per supportare la cittadinanza del Comune di Scorrano (LE), la “CASSETTA HELP©”, la messa a disposizione del numero verde 800 822538 di Fermiconlemani che le persone in stato di fragilità, vittime di dinamiche violente o discriminatorie,  potranno contattare sin da subito per ottenere il supporto di un operatore specializzato o prenotare un colloquio, presso le due associazioni sul territorio che hanno partecipato o usufruire dello sportello d’ascolto virtuale prenotandosi sempre al numero verde.

Pres. di Fermiconlemani Avvocata Tiziana Cecere:Ringrazio con affetto e dedizione tutte le Associazioni che hanno supportato il nostro progetto nel Comune di Scorrano e in particolare Astrea Presidente Avv. Valentina Presicce e la Casa di Noemi Presidente Sig.ra Imma Rizzo per aver creduto nel progetto CASSETTA HELP e per essere sempre disponibili e intraprendenti nel condividere tanti eventi, opportunita’, momenti e progetti di sensibilizzazione in rete tutte insieme verso un obiettivo comune :contrastare la violenza e la disparita’ di genere.

Fermiconlemani con tutti i suoi volontari continuera’ a seminare collaborazione, gentilezza, bellezza, valori, rispetto, prevenzione e sensibilizzazione della violenza a 360 gradi.

Per portare avanti questa nostra mission al meglio, è necessario avere con sé una sana dose di umiltà, curiosità e onestà intellettuale, qualità che nel tempo potranno trasformarsi nel SAPER FARE – SAPERE – SAPER ESSERE – SAPER ASCOLTARE. Inoltre, bisogna essere sempre pronti al LIFELONG LEARNING, ovvero quella forma di apprendimento che non può mai avere fine a maggior ragione nell’ambito degli interventi sociali in quanto necessario per favorire il processo evolutivo e di cambiamento.

I volontari di Fermiconlemani si mettono a disposizione non solo con il proprio tempo, ma attivano in modo sano e maturo: empatia, capacità di ascolto, accoglienza, voler sviluppare la capacità di fare teambuilding, vedere l’ opportunità che ogni persona o situazione porta in sé, curare la comunicazione, cogliere in modo attivo i cambiamenti di stile tra generazioni”

PREVENIRE LA VIOLENZA PARTENDO DAL RISPETTO PER SE STESSI

Perche’ interagire con chi mette in atto dinamiche violente?

L’uomo e’ violento o maltrattante ???

Quale può essere il primo motivo che ci obbliga giornalmente a parlare di violenza nelle relazioni d’amore e nelle famiglie??

La risposta è disarmante: LE STATISTICHE ALLARMANTI!!!!

Analizziamo i numeri della violenza in Italia:

-Il 31,5% delle donne tra i 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila).

-Ha subìto violenze fisiche o sessuali da partner o ex partner il 13,6% delle donne (2 milioni 800 mila), in particolare il 5,2% (855 mila) da partner attuale e il 18,9% (2 milioni 44 mila) dall’ex partner. La maggior parte delle donne che avevano un partner violento in passato lo hanno lasciato proprio a causa della violenza subita (68,6%).

In particolare, per il 41,7% è stata la causa principale per interrompere la relazione, per il 26,8% è stato un elemento importante della decisione.

Il 24,7% delle donne ha subìto almeno una violenza fisica o sessuale da parte di uomini non partner: il 13,2% da estranei e il 13% da persone conosciute. In particolare, il 6,3% da conoscenti, il 3% da amici, il 2,6% da parenti e il 2,5% da colleghi di lavoro.

Tali forme di “abuso” possono essere definite come «Qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata.»

Considerando questi dati allarmanti, la vera e unica forma di prevenzione in materia è la formazione, la sensibilizzazione, il sostegno e l’ascolto sia delle vittime di violenza che dei maltrattanti partendo dalla diffusione del pensiero positivo che la prevenzione non è solo un’illusione ma un vero e proprio strumento di azione.

Le persone coinvolte in dinamiche disfunzionali e tossiche spesso non riescono ad individuare le risorse che hanno a disposizione e ad agire con consapevolezza e responsabilità nel qui ed ora.

Gli operatori di promozione sociale come Fermiconlemani si occupano di prevenzione della violenza on line e off line uniti concretamente per individuare nuovi modi per essere vicini ai più deboli e alle vittime senza fare mancare il contributo di sostegno, conforto ed HELP, con il supporto di operatori adeguatamente formati per svolgere questo delicatissimo servizio.

La motivazione che ci spinge ad interagire anche con i maltrattanti nell’ottica della prevenzione è dovuta alla necessita’ di effettuare un’ analisi completa e di considerare “l’altra faccia della medaglia”, cioè cercare di avere una visione della violenza in particolare nei confronti della donna ma dal punto di vista dell’uomo.

Siamo consapevoli che addentrarsi nell’universo delle relazioni uomo-donna e’ complicatissimo e richiede un’attenta valutazione culturale e sociale che parte da un passato molto lontano con uno sguardo proteso ad azioni programmatiche future.

Oggi “l’abuso maschile” contro le donne viene riconosciuto come una violenza invece che come forma di controllo o di legittimo uso di mezzi di correzione rispetto al passato.

In una nuova visione attualizzata la violenza potrebbe essere l’espressione della paura maschile del cambiamento che si concretizza in una perdita di ruolo di dominio e di controllo.

Un focus per Fermiconlemani nell’ attivita’ con i maltrattanti e’ considerare l’uomo non come violento ma come quello che ha messo in atto dinamiche violente poiche’ la violenza maschile è un modo di vivere le relazioni o di fuggire dalle relazioni per questo va analizzato come un comportamento scelto, che esprime ragioni, significati, disfunzionalita’, problematiche.

La violenza coinvolge tutta la societa’ con le sue relazioni e cio’ ci lancia un messaggio emblematico: “è la fragilità che uccide non la violenza”.

Siamo tutti responsabili del cambiamento sociale e culturale e la prima linea guida su cui Fermiconlemani insiste e’ : ASCOLTARE le esperienze personali, le opinioni, i punti di vista, le emozioni evitando generalizzazione e giudizi di merito, a cui seguono: -creare consapevolezza sui comportamenti e gli atteggiamenti violenti che connotano una “cultura della sopraffazione e della prevaricazione”, promuovere una cultura della prevenzione, della non-violenza del rispetto e della gentilezza, mettere a fuoco gli stereotipi più comuni sul profiling dei soggetti autori di violenza nei confronti delle donne o di chiunque patisca atti violenti.

Fermiconlemani al fine di contribuire alle attivita’ di prevenzione della violenza nelle famiglie, nelle relazioni di amore, e nel gruppo di pari, da diversi anni, negli interventi di  progettualita’ sociale presenta programmi individuali e collettivi per: potenziare l’autostima, valorizzare le emozioni, ricercare relazioni empatiche, ristrutturazione: ottimismo realistico, educazione affettiva, emotiva e sessuale, gestire i conflitti relazionali,  stimolare il benessere fisico: attività sportive, stimolare la creatività: attività artistiche, stimolare l’intelligenza emotiva.

A tal proposito consiglio la lettura di un brano, che dedico sia alle donne che agli uomini, di DAISAKU IKEDA tratto da In cammino con i giovani, esperia.

“TI AMO QUINDI MI RISPETTO

L’amore vero non e’ fare tutto cio’ che l’altro desidera o fingere di essere diversi da come si e’ : senza il rispetto, nessun rapporto puo’ durare , ne’ due persone possono far emergere il meglio l’uno dall’altra.

E’ umiliante cercare di continuo l’approvazione del partner.

In una simile relazione manca la cura, la profondita’, e perfino il vero amore.

Se non vi sentite trattati come il vostro cuore suggerisce, spero abbiate il coraggio e la dignita’ di decidere per il vostro meglio e rischiare il disprezzo del vostro compagno, piuttosto che un’infelicita’ senza limiti.

Il vero amore non consiste nell’aggrapparsi l’una all’altro, bensi’ e’ un interazione tra due persone solide, sicure della propria individualita’.

Invece di farsi coinvolgere dal sentimento cosi’ tanto da credere che si esiste solo se si e’ in due, sarebbe piu’sano continuare a sforzarsi per migliorare se stessi, cercando di imparare dalle qualita’ che piu’ si rispettano e si ammirano nel partner.

L’amore vero non e’ fare tutto cio’ che l’altro desidera o fingere diversi da come si e’.

Chi ama davvero non vi spingera’ ad agire contro la vostra volonta’, ne’ vi coinvolgera’ in attivita’ pericolose.

Senza il rispetto, nessun rapporto puo’ durare, ne’ due persone possono far emergere il meglio l’una dall’altro.

Nonostante, al momento vi sembri di provare gioia o siate seriamente impegnati in una relazione, se permettete alla vostra vita sentimentale di consumare tempo ed energia a discapito della vostra crescita, allora vi state solo divertendo e la vostra esistenza si rivelera’ appunto tale, un PASSATEMPO.”

(Tratto da DAISAKU IKEDA In cammino con i giovani, esperia.)

Avvocata I. Tiziana Cecere

avvocato penalista, Criminologa

Coach e Counselor Bioetico

Esperta in Dinamiche Settarie, Satanismo e in Crimini Violenti 

Strumenti di rilevazione della menzogna

Master in PNL Bioetica

Presidente di “Fermiconlemani”

Docente di Criminologia, diritto penale e diritto penitenziario

Più SOLI durante la pandemia

Il virus ha colpito in modo sproporzionato le persone anziane e quelle affette da patologie pregresse. In quasi tutti i Paesi, almeno il 90 % dei decessi per COVID-19 si è verificato tra le persone di età pari o superiore a 60 anni. In molti Paesi, circa la metà o più dei decessi per COVID-19 si sono registrati tra le persone domiciliate nelle residenze sanitarie assistenziali (RSA). In molti Paesi, la risposta iniziale al virus si è concentrata sulla protezione dei pazienti e dei lavoratori nelle strutture ospedaliere.

Solo in una fase successiva sono state adottate misure analoghe per proteggere i residenti e i lavoratori nelle RSA. In alcuni Paesi, c’è stato uno ritardo di almeno 2 mesi tra la segnalazione dei primi casi di COVID-19 e l’integrazione di linee guida per la prevenzione delle infezioni nelle RSA. In un quarto dei Paesi per i quali sono disponibili informazioni, ci sono volute due settimane in più per limitare le visite nelle case di riposo rispetto alle restrizioni imposte negli spazi pubblici.

La prima ondata della pandemia ha sottolineato l’importanza fondamentale di proteggere i pazienti anziani e le altre popolazioni vulnerabili dal COVID-19 per ridurre i ricoveri ospedalieri e i decessi.”

Secondo la WHO – Organizzazione Mondiale della Sanità, il problema dell’impatto della pandemia sulle persone over 60 non è stato ancora adeguatamente preso in considerazione. Sulla rivista scientifica The Lancet e sul Journal of the American Geriatrics Society vari articoli hanno segnalato i rischi dell’isolamento e della “trascuratezza” – che può configurarsi in certi casi come “maltrattamento” o “abbandono” – nei confronti delle persone anziane.

(Armitage and Nellums, 2020; Han and Mosqueda, 2020)

Questi dati evidenziano  la necessità di una forte attenzione alle problematicità psicologiche,comportamentali e sociali che la pandemia ha innescato,quali ansia,depressione e,solitudine,paura,incertezza,specie nei soggetti fragili.

La caratteristica di questa solitudine è quella dell’isolamento fisico, della “detenzione” ;l’umanità vi è costretta per sfuggire un contagio ,per il quale allo stato attuale pare che la vaccinazione di massa sia la cura più efficace. Ed è la prima volta che questa solitudine la si viva tutti nsieme,indistintamente.

Di certo l’attuale isolamento ha più che mai il sapore dell’attesa e della speranza di una rinascita. È un mondo nel quale gli abbracci, i baci, le strette di mano, le passeggiate, gli incontri sono messi al bando perché il virus coglie qualsiasi occasione per diffondersi.

Le persone anziane restano sicuramente le più vulnerabili e a rischio ,durante questa pandemia,individuando fattori di rischio diretti e fisiologici, quali il peggioramento di malattie croniche,e indiretti quali discriminazione a causa dell’età;mancanza di sicurezza,difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari,assenza delle visite dei propri cari;maggiori difficoltà nel fare la spesa, acquistare farmaci …

Si ha paura,paura di contagiare,la paura che la crisi economica arrechi danni a chiunque,ai propri nipoti,figli.. Si ha la sensazione di perdita di controllo,la sensazione di sentirsi in trappola…

Cosa ci si aspetta dopo questa pandemia?

Sarebbe auspicabile un  cambiamento di “sguardo” ,che dia alle persone anziane la possibilità di essere il centro della propria salute fisica e mentale, nel rispetto delle proprie differenze culturali e sociali.

Tutti i dati dell’articolo sono ripresi dal sito del quotidiano sanita’.

Dott.ssa Laura Zingaro, assistente sociale, mediatore familiare, socia di Fermi con le mani